Milano per chi? | Lavoro, un servizio che funziona
Milano, bella senz’altro ma forse senz’anima, rischia di far fuggire il ceto medio, i giovani e le famiglie, categorie che da sempre costituiscono il cuore vivo – e creativo – della città. Gentrificazione, scelte urbanistiche che hanno privilegiato i grandi investitori immobiliari, affitti alle stelle. È appunto su un aspetto poco considerato del costo dell’abitare nella metropoli, divenuto ormai insostenibile, che si concentra la storia di copertina del Segno di maggio. Intervengono tra gli altri Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico e vicepresidente della Scuola di Economia civile (“è un problema che riguarda tutti, se Milano perde il ceto medio operoso, i piccoli commercianti, le famiglie. Milano è fatta di rapporti di prossimità familiare”); Gabriele Rabaiotti, urbanista del Politecnico e assessore a Welfare e Casa durante il primo mandato del sindaco Sala, che descrive la strategia del “mix sociale per evitare i ghetti”; Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa e Piano Quartieri del Comune, sulle politiche per evitare l’aumento degli affitti. Non mancano le voci di chi ha dovuto lasciare Milano e di chi invece ha trovato nel capoluogo una metropoli a “misura di famiglia”. Al servizio è dedicata anche la tavola finale, profonda come sempre, del grafic-novelist Paolo Castaldi.
Conclude idealmente la sezione l’arcivescovo Mario Delpini, che in una lunga intervista esprime, quasi al termine della sua lunghissima visita pastorale, quelli che sono i suoi sogni per Milano: “una città dell’anima, della piazza e del buon vicinato”. Delpini racconta la metropoli di oggi, invita a ragionare sui flussi e sul tempo della città dei giorni feriali e del fine settimana. Mentre Martino Liva, tra i redattori del Rapporto sulla Città 2022 della Fondazione Ambrosianeum, pone una domanda provocatoria: i milanesi sono al centro del “modello Milano” come cittadini o solo come consumatori di servizi e fruitori di eventi?
L’inchiesta del Segno racconta invece i risultati del Fondo Diamo Lavoro gestito da Caritas ambrosiana, un servizio pensato per ricollocare i disoccupati. Tra i suoi punti di forza il finanziamento di tirocini di prova mirati, l’affiancamento di un esperto del lavoro e corsi di formazione finalizzati e in accordo con le aziende. Cifre alla mano, il servizio funziona: finora sono state oltre mille le persone inserite in un percorso di riqualificazione e la metà di loro ha ottenuto un lavoro fisso.
La “Riconfigurazione della vita comunitaria del Seminario”, voluta dall’Arcivescovo, è approfondita attraverso le parole di don Enrico Castagna, rettore del Seminario arcivescovile: più spazi e tempi condivisi da tutti i seminaristi e un anno di “vita comunitaria” nelle parrocchie per rafforzare il ponte verso la realtà esterna. Non mancano le testimonianze di futuri giovani preti e di chi lo è diventato due anni fa: don Andrea Budelli, in “Vita da prete”, indica la sfida quotidiana: stare in modo diverso in tante realtà diverse.
Dopo il lungo servizio di aprile, continua l’approfondimento del Segno sulle comunità pastorali: 194 a oggi, che coinvolgono 660 parrocchie grandi e piccole sparse su tutto il territorio ambrosiano. Per don Paolo Carrara, docente di Teologia pastorale a Bergamo e presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, le comunità pastorali sono una scelta necessaria ma insufficiente. La sfida è dare risposte sul senso della presenza ecclesiale nel 2023. E mette in guardia contro la “retorica sul protagonismo dei laici” nella vita ecclesiale.
A pochi mesi dalla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona, i giovani ambrosiani sono attesi dalla Chiesa di Porto per il gemellaggio: un’occasione per conoscere più da vicino la Chiesa portoghese in una delle Diocesi più grandi del Portogallo. Il vicario episcopale don Mario Antonelli invita i giovani a sentirsi “inviati della Diocesi”, in uno scambio fecondo accomunato dall’unico Vangelo.
Si parla sempre di giovani nel servizio sul Bullone, il giornale mensile fondato nel 2015 e scritto in gran parte dai B Livers, i ragazzi e le ragazze che fanno parte di un progetto della Fondazione Near di Bill Niada, una delle prime social business company italiane che crea valore e lo mette a disposizione di chi ha bisogno: sviluppa e sostiene soprattutto progetti rivolti a ragazzi in difficoltà e con gravi problemi di salute.
La rubrica Laudato si’ parla dell’“Overshoot Day”: in Italia a metà maggio le risorse rinnovabili del 2023 saranno già esaurite e proseguiremo in deficit. Ma si può tornare indietro, dice Andrea Masullo di Greenaccord.
Maggio è anche tempo di celebrazioni: come sottolinea nell’editoriale il direttore don Fabio Landi, ognuna dovrebbe essere un’occasione per ridare linfa al presente e non per elogiare un passato lontano. Così i 150 anni dalla morte di Manzoni potrebbero offrire l’opportunità di rileggere “I promessi sposi” e riscoprirne l’attualità e l’ironia. Secondo don Paolo Alliata sono un invito a ridestarsi dal torpore ed essere responsabili del proprio tempo. Ricorrono poi i cento anni di don Lorenzo Milani, di cui Innocente Pessina, insegnante, già preside del Liceo Berchet di Milano e responsabile della Fondazione don Lorenzo Milani per il nord Italia, spiega “il segreto”, nonché i cinque anni dalla morte di Ermanno Olmi, che parla anche del suo rapporto con il sacro in un’intervista inedita nel film di Marco Manzoni in uscita proprio a maggio.
Non mancano gli inviti al cinema, con La syndicaliste di Jean-Paul Salomé con Isabelle Huppert; a teatro, con Naufraghi senza volto, ispirato al lavoro e al libro di Cristina Cattaneo, anatomopatologa impegnata a riconoscere i morti nel Mediterraneo; all’arte, con la mostra sui dipinti religiosi di Giacomo Ceruti al Museo Diocesano di Brescia. Senza dimenticare i Luoghi di Lombardia: questo mese la Certosa di Garegnano, oasi di pace alle porte di Milano.
Sommario
EDITORIALE
5 Tre vecchi maestri per leggere il presente di Fabio Landi
LA FOTO
6 Riaccendiamo i riflettori sul terremoto
OPINIONE
8 Ho capito il segreto di don Milani: amare i propri studenti di Innocente Pessina
10 BREVI
FUORI CLASSE
11 Tre minuti di Michele Diegoli
SOLO UNA PAROLA
13 Normalmente isolati di Giovanni Merlo
DIOCESI
16 Seminario, più contatto con la vita comunitaria nella formazione dei sacerdoti di Laura Badaracchi
17 Una scelta “provocata” dalle Giornate della gioventù di Ylenia Spinelli
VITA DA PRETE
19 «Vocazione? Una chiamata quotidiana» di Ylenia Spinelli
DIOCESI
20 Comunità pastorali, «attenti alla retorica sul protagonismo dei laici» di Luisa Bove
22 Tappa a Porto oltre alla Gmg di Lisbona di Letizia Gualdoni
COPERTINA
26 Milano bella senz’anima di Stefania Cecchetti
29 «Milanesi, vi accogliamo a braccia aperte»
30 «Noi espulsi dalla gentrificazione»
31 Rabaiotti: un mix sociale per evitare ghetti
32 Sapessi come è strano…
32 Maran: la nostra strategia contro il caro affitti
PRIMO PIANO
36 Intervista all’Arcivescovo: «Una città del buon vicinato. Ecco i miei sogni per Milano» di Fabio Landi e Pino Nardi
39 Le cifre della “full immersion” nella città
INTERVENTO
40 Ma Milano vuole cittadini o solo spettatori paganti? di Martino Liva
INCHIESTA
42 Così i disoccupati si rimettono in pista di Marta Zanella
45 Siclari: i passi giusti per cercare lavoro
VOCI DAL SILENZIO
47 Babele o Gerusalemme: quale città per l’uomo? di Adalberto Piovano
ATTUALITÀ
48 Il “social business” che aiuta i ragazzi ad andare oltre la malattia di Luisa Bove
51 “Il Bullone” che ci tiene uniti
LAUDATO SI’
52 Siamo già in debito con il futuro di Lorenzo Garbarino
CULTURA
54 La Certosa di Garegnano, trionfo “urbano” del colore di Luca Frigerio
58 Ceruti: la scoperta del sacro per il pittore dei “pitocchi” di Luca Frigerio
59 La “gran torcia” che interpella di Paolo Alliata
60 A tu per tu con Ermanno Olmi di Marco Manzoni
63 Colpevole perché donna di Gabriele Lingiardi
64 Dare un nome ai naufraghi del Mediterraneo di Marco Casa
TRA LE PAGINE
65 Non solo Pentecoste di Claudio Stercal
66 IL SEGNO A MATITA
di Paolo Castaldi