Marzo 2024

Mafia: la speranza e gli ostacoli | Perché il voto di giugno ci riguarda tutti

Con quasi 3.200 beni confiscati alle mafie, di cui più della metà già assegnati (soprattutto a organizzazioni del terzo settore) e avviati al recupero per fini sociali, la Lombardia costituisce un’eccellenza nazionale per numero e varietà di progetti in materia. Ma la gestione di questi beni – in prevalenza immobili di ogni genere, sia residenziali che commerciali – sembra essere tutt’altro che agevole, caratterizzata com’è da una “burocrazia asfissiante” e da una perenne incertezza sulla disponibilità di fondi pubblici per il supporto alla ristrutturazione e alla gestione. Non solo: una recente normativa, approvata dal Comune di Milano senza consultare l’associazionismo, dispone una gestione “a tempo” dei beni assegnati, mettendo a rischio la continuità delle numerosissime esperienze virtuose già in atto.

In vista del 21 marzo, giornata nazionale della memoria delle vittime delle mafie, indetta dall’associazione “Libera”, il Segno traccia un quadro aggiornato della situazione mettendo in luce in particolare “gli ostacoli” alla speranza rappresentata da questa forma particolarmente efficace di lotta alla criminalità organizzata portata avanti dalla società civile organizzata. Una situazione chiarita dalle voci di rappresentanti di Libera, delle istituzioni e della Chiesa ambrosiana, dagli esempi di alcuni progetti in corso e in via di realizzazione (come un nuovissimo “Sportello sociale antimafia” in uno dei beni sequestrati) e da un focus sulla provincia di Lecco dove è stato in pratica raggiunto l’en plein tra beni confiscati e assegnati. Al servizio di copertina è dedicata anche la commovente tavola del graphic novelist Paolo Castaldi, che come sempre chiude il giornale.

L’altra sezione più rilevante del numero di marzo è uno speciale in vista del voto dell’8 e 9 giugno per il rinnovo del Parlamento europeo. Si apre con una riflessione dell’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli sul “futuro sempre più europeo” che aspetta tutti noi unita alla speranza che le elezioni non siano ancora una volta sottovalutate da partiti e cittadini. Lo storico Guido Formigoni analizza “la svolta” avvenuta negli ultimi anni con le grandi scelte fatte nel post pandemia e sulla transizione ecologica, per affermare che è giunto il momento di passare alla spesso discussa “Europa a più velocità” in cui i Paesi più forti prendano iniziative importanti e facciano poi da traino per tutti gli altri. L’intervento di Formigoni è tratto dal libro-guida appena uscito “Scegliere l’Europa” (In Dialogo), dal quale vengono riprese anche alcune testimonianze di italiani che hanno scelto di vivere in paesi europei, e ne sono felici. La sezione si conclude con un’intervista al presidente delle Acli di Milano, Andrea Villa, in cui si segnala tra l’altro il pericolo che Milano sia sempre più una città attraente “solo per i ricchi”.

Le opinioni di questo numero sono di Virginio Brivio, che spiega perché i miglioramenti auspicati dal disegno di legge sull’autonomia differenziata sono “tutti da dimostrare”, e del direttore del Segno Fabio Landi, che si sofferma sul significato “più alto della carità”. Mentre nella rubrica “Voci dal silenzio” una monaca di clausura propone una raffinata riflessione sui tempi e il significato della posta di carta nell’era del web. Nella rubrica “Fuoriclasse” Michele Diegoli se la prende con i nullafadocenti. E in “Solo una parola” Giovanni Merlo prende in esame il termine “grave” e la maledizione, per i disabili, di essere “considerati solo un peso”.

Le pagine dedicate alla diocesi riportano per la prima volta le cifre del “movimento” di laici (l’80%) e religiosi che animano le 52 Assemblee sinodali decanali: più di 1.100 persone di ogni età e professione che portano avanti il confronto con varie realtà sociali sui temi più urgenti del nostro tempo, dall’educazione all’ecologia, e costituiscono una sorta di “avanguardia di una Chiesa che sconfina”.

Si conclude poi la rassegna di sei approfondimenti sulla Proposta pastorale 2023-2024 dell’arcivescovo Delpini. Quest’ultimo è dedicato all’impegno di tantissimi anziani, “sempre più curiosi ed esigenti”, nell’Università della Terza età e negli oltre 300 doposcuola attivi nelle parrocchie.

Nelle altre pagine della rivista, quattro sono dedicate all’“oratorio del futuro”, che secondo una ricerca recente e ricca di dati sarà sempre più una “palestra di convivenza” e presidio di welfare. Si raccontano poi le storie di Bruno Varacalli, primo poliziotto amputato ad aver ripreso regolare servizio, e dell’arbitro “oratoriano” Marco Trinchieri che spiega la sua “etica dell’errore”.

Si dà poi spazio ai “Patti educativi” di genitori che, anche a Milano, cercano di limitare l’uso troppo precoce del cellulare da parte dei preadolescenti; a un originale progetto di reinserimento sociale di ex detenuti nelle ferrovie; alla mostra “Divine creature” che approda al Museo diocesano con il coinvolgimento di vari giovani con disabilità; al Parco regionale del Ticino che compie 50 anni (nella sezione Laudato si’); al sacerdote Emmanuele Merlo (rubrica “Vita da prete”) da anni impegnato nella pastorale con i Rom.

Chiude come sempre la sezione Cultura, con gli articoli sul nuovo “capolavoro” per la Pasqua di Milano (il “Compianto” di Giovanni Bellini), su cinema, teatro e serie Tv.


Sommario

EDITORIALE
5 La forma più alta di carità di Fabio Landi

LA FOTO
6 Siamo tutti pellegrini di Elena Bolognesi

OPINIONE
8 Autonomia regionale, un miglioramento tutto da dimostrare di Virginio Brivio

10 BREVI

FUORI CLASSE
11 Insenienti di Michele Diegoli

SOLO UNA PAROLA
13 La maledizione di essere considerato solo un peso di Giovanni Merlo

DIOCESI
14 Anziani esigenti e curiosi. E sempre meno “spettatori” di Claudio Urbano

VITA DA PRETE
17 Annunciare il Vangelo tra i rom superando i pregiudizi di Ylenia Spinelli

DIOCESI
18 Una Chiesa che sconfina e impara a dialogare con tutti di Luisa Bove

20 Uno stile sinodale può coinvolgere anche le istituzioni di Veronica Todaro

VERSO LE ELEZIONI
22 Perché il nostro futuro sarà sempre più europeo di Ferruccio de Bortoli

24 Milano e l’Europa. Città “attraente” solo per i ricchi? di Claudio Urbano

26 È il momento di passare a un’Europa a più velocità? di Guido Formigoni

28 Vivere all’estero ed essere felici

COPERTINA
30 Beni confiscati, la speranza e gli ostacoli di Pino Nardi

36 Crescono gli “anticorpi culturali” di Luca Cereda

PRIMO PIANO
40 L’oratorio del futuro, palestra di convivenza di Laura Badaracchi

ATTUALITÀ
44 Cellulare? Sì ma più tardi, grazie di Stefania Cecchetti

45 “Aspettando lo smartphone”, il sondaggio spopola

46 Le persone uscite dai binari si riscattano nelle ferrovie di Laura Badaracchi

48 “Divine creature”, quando la vita è un capolavoro di bellezza di Luca Frigerio

VOCI DAL SILENZIO
51 Quel legame invisibile

PERSONAGGI
52 Dall’oratorio alla Serie A con «l’etica dell’errore» di Mauro Colombo

LA STORIA
54 Bruno, una vita di primati in polizia e in ospedale di Luisa Bove

LAUDATO SI’
56 Il primo Parco regionale d’Italia compie 50 anni di Stefania Cecchetti

CULTURA
58 Il silenzio della morte, il colore della speranza di Luca Frigerio

62 Come riempire il vuoto di film Usa di Gabriele Lingiardi

63 Per una psichiatria dell’ascolto di Antonella Patete

64 Per i diritti delle donne (e non solo) di Marco Casa

65 BUONE AZIONI

66 IL SEGNO A MATITA
di Paolo Castaldi