Autorevole, dialogante, identitario. Ma soprattutto “desiderabile”. È così che vuole essere identificato «il Segno», il mensile della diocesi di Milano che, dal numero di aprile 2022, esce in una veste totalmente rinnovata. Nuova grafica, nuovi contenuti e un nuovo sito web dove leggerlo anche in versione digitale (archivio storico compreso) e naturalmente abbonarsi.
A oltre sessant’anni dalla sua fondazione – voluta dal cardinale Montini nel 1961 – la rivista si adegua dunque ai tempi che cambiano, restando però fedele alla sua tradizionale funzione di “giornale della comunità”, come recita il claim della campagna promozionale.
Diffuso in oltre 20 mila copie, anche tramite la rete delle 1.100 parrocchie, «il Segno» raggiunge sia i soggetti più attivi nelle strutture della Chiesa di Milano, o a essa collegate, sia migliaia di famiglie che vi cercano conoscenze e chiavi interpretative sui temi più urgenti della vita quotidiana.
Ed è proprio sul legame con il territorio e sull’approfondimento dell’attualità che punta il “nuovo” mensile. Oltre alla «cura sistematica delle relazioni con le realtà culturali, i movimenti e le associazioni», tra i 12 obiettivi riportati nel progetto editoriale, si dichiara infatti la volontà di essere «il giornale della diocesi, ma non il giornale della Curia», «un giornale che parla della vita della gente», centrato sui valori, «ma non moralistico», fatto di contenuti legati «alla dimensione locale, ma non un giornale locale», che privilegia il «registro delle storie, ma raccontate con rispetto» e «che dà spazio al confronto tra le idee”. Insomma, «un giornale per gente seria che vuole pensare», come ha sintetizzato l’arcivescovo Mario Delpini nel suo editoriale di apertura.
Nuovo anche il direttore: dopo 23 anni, a don Giuseppe Grampa succede don Fabio Landi, classe 1973, responsabile del servizio per la Pastorale scolastica della diocesi, che nel suo editoriale di esordio delinea una rivista «ospitale» che ha l’ambizione di andare «incontro al futuro» (leggi qui una sua presentazione).
La realizzazione de “il Segno” è come sempre affidata alla redazione giornalistica di ITL, la società che gestisce tutti i media della diocesi ambrosiana, tra cui il portale chiesadimilano.it e l’inserto settimanale di Avvenire «Milano Sette». Il progetto della nuova veste e i materiali di promozione sono stati realizzati dal grafico Paolo Ottavian.
Tra le principali novità sulla struttura dei contenuti (vedi qui la presentazione del numero di aprile), «il Segno» accentua il formato dell’inchiesta, istituisce un’ampia sezione dedicata ai temi culturali, introduce nuove rubriche su argomenti e con firme inedite, come quella in cui scriveranno monache di clausura o quella che intende raccontare ogni mese la quotidianità dei sacerdoti. Rinnovamento anche sul fronte iconografico, con le foto dell’agenzia Contrasto e la graphic novel finale del fumettista Paolo Castaldi.
Come accennato, la rivista vivrà anche sul web, con un sito in cui gli abbonati potranno sfogliare tutti i numeri, ma dove ognuno potrà acquistare una singola copia su carta o in digitale oppure leggere alcuni contenuti pubblicati “in chiaro”.