Una fede da cantare | L’azzardo patologico “conveniente”
La fede si canta. E la si canta in coro. Il canto corale, negli ultimi anni, sta vivendo un momento d’oro: sono sempre più numerose, infatti, le persone di qualsiasi età che affrontano serate di prove settimanali e di studio, sacrificando parte del proprio tempo libero per esibizioni che, soprattutto con il periodo natalizio, si moltiplicano. Il repertorio è vario e talora complesso: dai canti liturgici a più voci alla polifonia con organo e strumenti. Il Segno di dicembre offre una panoramica di un fenomeno che, come più volte ha sottolineato l’arcivescovo Delpini, deve essere parte fondamentale della liturgia. I cori parrocchiali, un tempo diffusissimi, sono nati con il compito di aiutare l’assemblea a celebrare cantando, ma spesso si affidano a iniziative di buona volontà: ne parla Francesco Meneghello, direttore di coro e compositore – suo è l’inno del Giubileo 2025 – sottolineando come sia importante la formazione corale di base, offerta, per esempio, da progetti della Chiesa ambrosiana come “Te Laudamus”, ormai alla sua quarta edizione. La stessa indicazione arriva da don Riccardo Miolo, a sua volta direttore di coro, nonché collaboratore del Servizio per la Pastorale liturgica della Diocesi per la musica sacra: cantare bene è importante perché esprime la cura per la celebrazione eucaristica. Le proposte dell’Ufficio liturgico si prefiggono di formare non specialisti ma persone con una competenza interdisciplinare. In sintesi: bisogna mettere il cuore e la testa dentro tutti gli aspetti della liturgia. Non mancano le testimonianze di cori quali Elikya e Shekinah, del coro femminile Sophia di Cassano Magnago (Va) e di Anthem, polifonico di Monza.
Il bisogno di spiritualità dei nostri tempi si esprime anche nell’iniziativa, già al terzo anno, di lettura continuata della Bibbia, ideata da mons. Claudio Stercal e realizzata con la collaborazione dell’Apostolato Biblico diocesano: 2.700 lettori, ogni giorno, leggono per conto proprio un capitolo del testo, si scambiano mail di commento e creano comunità.
Sono 50 gli anni che compie Caritas Ambrosiana: in due volumi editi da Centro Ambrosiano si ripercorre la storia di un’esperienza pioneristica, agli inizi un’“armata Brancaleone”, come la definiva simpaticamente l’ex direttore mons. Angelo Bazzari, che ha saputo affrontare i cambiamenti restando fedele al mandato: vicinanza e promozione umana dei poveri. Ora il “sistema” di carità fa rete con i differenti attori del Terzo settore e coinvolge le comunità territoriali per rispondere a bisogni in continua trasformazione. Al centro, sempre la persona, non l’emergenza, per un cammino verso l’indipendenza e la dignità del singolo.
Il mensile fa il punto sul gioco d’azzardo, in vista della Legge di bilancio 2025, che potrebbe azzerare anche le ultime strutture per la prevenzione, assoggettandosi agli interessi delle lobby del gioco. Tra gratta e vinci, slot machine, videolottery e giochi online, si calcola che gli italiani che giocano d’azzardo siano circa 18 milioni, di cui 1,5 milioni hanno raggiunto la soglia critica. Mentre il 2024 segnerà per l’Italia il record assoluto con 160 miliardi di raccolta dai vari tipi di giochi. Un’epidemia silenziosa ma poco contrastata dai governi (a cui conviene per l’incasso di vari miliardi facili all’anno di tasse), e di cui parlano con toni molto critici Maria Cristina Perilli, responsabile dello “Spazio Gio” dell’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, Massimo Masetti di Avviso pubblico, don Armando Zappolini, rappresentante della campagna “Mettiamoci in gioco” e Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale antiusura.
Si fa invece un po’ di chiarezza, oltre gli stereotipi e i pregiudizi, su una professione trasversale, quella dell’assistente sociale, ponte tra il bisogno delle famiglie e i diversi servizi. Un lavoro in crescita, con personale formato e specializzato: intervengono la presidente dell’Ordine della Lombardia Manuela Zaltier, Simona Regondi, segretaria dell’Ordine lombardo, e rappresentanti della Fondazione Guzzetti.
Continua l’appuntamento mensile con le missioni: tocca al Camerun con i fidei donum ambrosiani don Paolo Mandelli, don Alessandro Maggioni e don Mario Morstabilini, impegnati, in un Paese in cui prevale l’instabilità occupazionale, a fornire un futuro indipendente ai giovani, grazie a corsi di formazione professionale.
Un agente penitenziario del carcere di San Vittore, prossimo alla pensione, racconta al mensile il suo lavoro “sociale” con i detenuti, rivendicando di essere riuscito a non cadere dopo 36 anni di servizio nel cinismo e nell’indifferenza: tra fragilità, problemi economici, relazionali e, talora, psichiatrici, l’ascolto e i gesti concreti fanno la differenza.
Quindi gli incontri con due personaggi straordinari: il giornalista e inviato di guerra Nello Scavo, che con il suo lavoro divenuto un bellissimo libro (“Il ladro di bambini”) ha contribuito all’inchiesta della Corte penale internazionale contro Vladimir Putin per crimini di guerra in Ucraina, e la regista Maura Delpero, che con il film Vermiglio rappresenterà l’Italia tra i candidati all’Oscar per il miglior film internazionale.
Il 5 dicembre, istituita dalla Fao, si celebra la Giornata mondiale del suolo: un approfondimento arriva da Paolo Pileri, professore di Pianificazione urbanistica e ambientale al Politecnico di Milano. La ferita mortale delle città è la cementificazione, che provoca non solo l’uccisione dell’ecosistema, ma anche l’esposizione a fenomeni climatici estremi. L’azione più urgente? Depavimentare e rimuovere l’asfalto per ridare vita al terreno.
Profuma di buono un’iniziativa attiva da due anni: una ventina di persone della Fondazione iBVA di Milano sforna gratuitamente pane, focacce e biscotti per le famiglie in difficoltà che frequentano i due social market “Solidando”. Ma non è finita qui: sul territorio stanno aprendo forni sociali un po’ ovunque, con uno stesso obiettivo: offrire, a prezzo basso e a chi ne ha bisogno, un alimento base, puntando sia sulla qualità di un prodotto artigianale, sia sugli aspetti di socializzazione.
Dalla famiglia alla scuola, dai confini, reali o metaforici, agli adolescenti, dal mondo della clausura alle giornate dei preti diocesani: sono gli appuntamenti mensili con le rubriche e con le notizie. Prima di arrivare allo spazio dedicato alla cultura, dall’arte e dalle dritte per escursioni – questo mese il santuario di Piancogno in Val Camonica – alle “meraviglie” del territorio ambrosiano. E poi consigli per una serata al cinema, a teatro, o in casa, a seguire una serie tv o ad ascoltare un podcast. Salutandoci poi con gli auguri di Natale del festoso coro disegnato dall’illustratore Paolo Castaldi nella tavola de il Segno a matita.
Infine, un augurio per il Giubileo, che prende il via la notte di Natale, arriva dal direttore Fabio Landi: «un doppio annuncio di bene che cade in tempi tanto bui e difficili. Ma soprattutto è un doppio invito a uscire con coraggio dal rifugio in cui ci siamo rintanati e a tornare ad avere un po’ di speranza».
Sommario
EDITORIALE
5 Un Giubileo per ritornare “picciriddi” di Fabio Landi
LA FOTO
6 Alle porte del Giubileo
OPINIONE
8 Nell’era dei “perdenti” l’ascesa della destra è destinata a durare di Damiano Palano
BREVI & RUBRICHE
10 Confini | Quando un argine non basta di Laura Silvia Battaglia
11 Fuoriclasse | Programma: un caffè caldo di Michele Diegoli
12 Grane familiari | Il pranzo di Natale della discordia a cura di Alma Bianchi
13 Vocabolario di carità | «Guadagno bene. Non abbastanza»
14 Voci dal silenzio | Una notte “santa” al Pronto soccorso
15 I Divenenti | Regalare spensieratezza di Stefano Laffi
DIOCESI
16 Caritas, 50 anni di cambiamenti e di fedeltà alle origini di Paolo Brivio
CHIESA
20 Riuscire a leggere la Bibbia un capitolo al giorno di Claudio Stercal
21 Come e perché parlare di Dio di Serena Trisoglio
PRIMO PIANO
22 Azzardo patologico, l’epidemia conveniente di Ilaria Sesana
COPERTINA
26 Dare voce e fiato alla fede di Stefania Cecchetti
29 «Per i cori della Diocesi serve un salto di qualità»
31 Nati in parrocchia e diventati grandi
VITA DA PRETE
33 Una volta ho scavalcato un cancello di Ylenia Spinelli
INCHIESTA
34 Assistenti sociali, non solo buon cuore di Claudio Urbano
MISSIONI
38 Camerun, scuole professionali per uscire dalla precarietà di Lorenzo Garbarino
ATTUALITÀ
40 Lavorare in carcere senza diventare cinico o indifferente di Ilaria Sesana
44 Quando fare il pane crea una comunità di Luca Frigerio
47 BUONE AZIONI
LAUDATO SI’
48 Togliamo l’asfalto dalle città di Giacomo Cozzaglio
PERSONAGGI
50 Maura Delpero, vite eccezionali di donne ordinarie di Gabriele Lingiardi
53 Nello Scavo, i bambini non sono un bottino di guerra di Alberto Galimberti
CULTURA
57 L’Annunciata di Piancogno di Luca Frigerio
60 Chiaramonte, realismo infinito
60 Meraviglie ambrosiane | La scodella di Sant’Ambrogio di Luca Frigerio
61 La città di carta | Tra l’essere e il dover essere di Alessandro Zaccuri
62 Podcast | Educazione al lutto di Lorenzo Garbarino
62 Cinema | Sede vacante! di Gabriele Lingiardi
63 Serie Tv | L’arte di affrontare l’autismo senza mai parlarne di Antonella Patete
64 Teatro | Il teatro del dialogo fra uomini e popoli di Marco Casa
65 La pubblicità | «Era ora di tornare a casa» di Roberto Bernocchi
66 IL SEGNO A MATITA
di Paolo Castaldi