La legge italiana relega per anni alla condizione di “stranieri” centinaia di migliaia di studenti nati nella Penisola. La riforma valorizzerebbe invece la scuola e farebbe bene anche ai ragazzi italiani
Alla vigilia del voto, il sociologo Maurizio Ambrosini riflette sul rinnovo degli organismi. Pubblichiamo un estratto dell’intervista pubblicata su Il Segno di maggio
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