Novembre 2024

Editoria cattolica, una nicchia troppo stretta | Professione sacrista

C’è un’esigenza che accomuna gli editori cattolici: uscire dalla nicchia, re-imparare a parlare a tutti (non solo ai devoti) e a “pesare” nel dibattito sociale e culturale del Paese. È il tema della copertina de il Segno di novembre, mese in cui a BookCity Milano gli editori cattolici sono impegnati, insieme e per il secondo anno di seguito, in una staffetta di presentazioni. La rivista si interroga sul loro stato di salute interpellando alcuni tra i più noti editori, come Vita e Pensiero, Itl, Edizioni San Paolo, Àncora, editoriale Il Portico (che ha rilevato le storiche Dehoniane e Marietti1820). Alle prese con il calo generalizzato dei lettori e con la concorrenza degli store digitali, gli editori cattolici non stanno a guardare cercando di aprirsi con innovazioni grafiche e soprattutto autoriali alle esigenze dei lettori. Del resto, i libri sulla fede e la spiritualità, scritti da religiosi o da autori laici, interessano e sono in crescita, secondo gli ultimi dati. Per lo storico dell’editoria Giuliano Vigini, viviamo una fase di passaggio verso un nuovo tipo di editoria cattolica che deve rispondere all’attualità e ai problemi della Chiesa di oggi, ma anche cimentarsi con i grandi temi quotidiani della società. Come sottolinea il direttore don Fabio Landi nel suo editoriale, l’importante è stare lontani da ogni forma di ideologia e di indottrinamento. Quindi intercettare anche chi non si riconosce nel linguaggio ecclesiale e nella fede cattolica, come sostiene anche don Simone Bruno, direttore editoriale delle Edizioni San Paolo. Produrre pensiero, suscitare dibattito e diffondere cultura, è ciò che muove Maria Teresa Antognazza, responsabile editoriale dell’area libri di Itl, casa editrice della Diocesi di Milano, mentre Velania La Mendola di Vita e Pensiero ricorda che quello della lettura è un muscolo che va allenato e stimolato.
Sempre libri con don Mauro Magugliani, prevosto di Melzo nonché prolifico giornalista e scrittore: la rubrica “Vita da prete” parla del suo “giornalismo pastorale”, con due vocazioni che procedono insieme e danno vita al dialogo, creano confronto e a volte anche scontro all’interno della comunità cristiana.

Carlo Giorgi, giornalista milanese appena ordinato diacono, presenta con calore e grande affetto il “suo” Libano, dove vive da 8 anni, da sempre capace di abituarsi a tutto, ma ormai a un passo dalla rassegnazione, con i giovani che in seguito alla nuova guerra se ne vanno portando con sé tutta la linfa vitale di un Paese. Don Assaad Saad, parroco della comunità maronita libanese a Milano, in Santa Maria della Sanità, accompagna la fotonotizia del mese con parole amare, testimoniando il dolore e l’angoscia per il proprio Paese.

Il Segno si addentra poi in uno dei tanti “mestieri” della Chiesa, quello del sacrista, e offre un interessante spaccato della sua quotidianità, come prezioso aiutante dei sacerdoti e punto di riferimento per la comunità. Le testimonianze raccolte parlano di una professione (lo stipendio è regolato da un contratto nazionale) che nasce, soprattutto, da una vocazione e offre la possibilità di relazionarsi con i fedeli e sentirsi più vicini a Dio nella sua casa.
Riprendono poi le visite pastorali dell’arcivescovo Delpini nei Decanati della Diocesi: la prima dopo la pausa estiva, dal 3 novembre al 15 dicembre, sarà a Sesto San Giovanni, il comune più popoloso dell’hinterland milanese. La Chiesa dell’ex “Stalingrado d’Italia” si focalizza sempre di più sulla cura, intercettando le fragilità di chi non ha casa, di chi è disabile o solo, e inserendosi nel progetto “Città della salute”, che prevede tra l’altro l’insediamento futuro dell’Istituto dei tumori e del Besta, insieme al campus del San Raffaele.

È davvero possibile non pregare? È la domanda provocatoria con cui monsignor Marco Ballarini introduce al libro La preghiera nella letteratura italiana (Ipl): excursus stimolante e punto di partenza per approfondire il senso del pregare da parte dei nostri grandi autori.
Non manca lo spazio dedicato alle missioni: questo mese il Segno va in Argentina con il “fidei donum” ambrosiano don Giorgio Assenza, a Buenos Aires dal 2016. Le sue giornate sono scandite dalle visite ai “barrios carenciados”, i quartieri più complessi e degradati, dove oltre la metà della popolazione vive sotto la soglia della povertà.

Il Primo Piano del mese si focalizza sulle diverse forme di misure “alternative” e di comunità di cui possono beneficiare molti detenuti: spesso uscire dal carcere può essere problematico, soprattutto se si è in condizione di povertà, solitudine o si soffre di disturbi psichici. Le realtà che se ne occupano esistono e fanno tutto quello che possono: abbiamo ascoltato le esperienze de Il Girasole, della Comunità del Giambellino, della Sesta Opera San Fedele, dell’Associazione Antigone e della Casa della carità. I posti letto disponibili sono pochi e tante le questioni burocratiche da affrontare: il primo obiettivo è creare indipendenza economica e fiducia nel futuro, con un orientamento e un inserimento lavorativo.
Sul fronte inclusione è presentata la storia del progetto Ready2Play di Gallarate, nato nel 2018 grazie al calciatore Marco Parolo che fa giocare a pallone i ragazzi con disabilità motorie e cognitive, supportato da uno staff di fisioterapisti, educatori e terapisti occupazionali. Anche i Barabba’s Clowns, i profeti del sorriso, compagnia di teatro sociale nata nel 1979 ad Arese, si occupano di fragilità e marginalità. Il loro teatro parla a tutti attraverso la figura del clown, nella convinzione, che era di don Bosco, che non esistano ragazzi sbagliati, perché in tutti, se valorizzati, c’è sempre qualcosa di buono.

Il progetto “Microcredito 2.0”, voluto dalla Fondazione comunitaria del Varesotto, funziona: i piccoli prestiti, concessi a chi vive un periodo di difficoltà economica che potrebbe sfociare in fragilità grave, aiutano a risollevarsi. Attivato da dieci Comuni, consiste in un prestito di 3 mila euro da rimborsare in 36 mesi. Ne parla Gabriele Rezzonico, uno degli educatori finanziari della Cooperativa Intrecci che porta avanti operativamente il progetto insieme alla cooperativa Lotta contro l’emarginazione.
Come gestire il verde urbano? Per la rubrica “Laudato si’ “interviene il docente dell’Università Statale Giorgio Vacchiano. Dai piani comunali al coinvolgimento dei cittadini, dalla creazione di aree verdi più diffuse all’eliminazione ove possibile dell’asfalto, fino alla scelta ragionata delle specie arboree, perché le piante che mettiamo a dimora oggi dovranno sopportare il clima senz’altro molto diverso dei prossimi cent’anni.
Album fotografico dedicato a Ferdinando Scianna, in occasione della mostra “Geometria e compassione” che apre il 14 novembre al Centro Culturale di Milano. Da mezzo secolo con la macchina fotografica al collo in giro per il mondo, l’artista ritrae l’umanità: sessanta immagini in bianco e nero, realizzate a cavallo tra vecchio e nuovo millennio, in alcuni dei Paesi più poveri e più ricchi della terra, per una fotografia che è ricerca, documentazione e impegno politico e sociale.
Il tradizionale “Capolavoro per Milano” in mostra ai Chiostri di Sant’Eustorgio per tutto il tempo d’Avvento e di Natale porta quest’anno al Museo diocesano l’Adorazione dei Magi di Sandro Botticelli, in prestito dagli Uffizi di Firenze.
Sempre presenti gli appuntamenti con le rubriche mensili, una carrellata di novità tra cinema, teatro, serie tv e podcast, oltre agli spazi destinati all’approfondimento di tematiche scolastiche, generazionali, sociali e ai momenti dedicati alla riflessione e alla meditazione.


Sommario

EDITORIALE
5 Libri in cui il divino tocca l’umano di Fabio Landi

LA FOTO
6 L’angoscia dei maroniti di Milano di Assaad Saad

INTERVENTO
8 Il “mio” Libano, dalla resilienza alla rassegnazione di Carlo Giorgi

OPINIONE
10 Milano Cortina 2026, siamo ancora in cerca di totale trasparenza di Leonardo Ferrante

BREVI & RUBRICHE
12 Confini | L’ultima spiaggia della disumanità di Laura Silvia Battaglia

13 Fuoriclasse | Chi ha scritto il pezzo? di Michele Diegoli

14 Grane familiari | L’età “giusta” per separarsi a cura di Alma Bianchi

15 Vocabolario di carità | La dura legge appresa da Giulia

16 Voci dal silenzio | Vivere la memoria

17 I Divenenti | Pionieri in fuga di Stefano Laffi

CHIESA
18 Professione sacrista, indispensabile tuttofare di Giacomo Cozzaglio

DIOCESI
20 Sesto San Giovanni, da città delle fabbriche a “città della cura” di Claudio Urbano

COPERTINA
26 Editoria cattolica, come uscire dalla nicchia di Ilaria Sesana

32 Librerie specializzate in trincea

LIBRI
34 La preghiera secondo gli scrittori di Marco Ballarini

MISSIONI
36 Argentina, la fatica di ribellarsi al darwinismo sociale di Lorenzo Garbarino

VITA DA PRETE
38 Punzecchio per scuotere le coscienze di Ylenia Spinelli

PRIMO PIANO
40 La difficoltà di essere liberi tra smarrimento e solitudine di Ilaria Sesana

ATTUALITÀ
44 Barabba’s Clowns, i profeti del sorriso di Mauro Colombo

46 Rimettersi in pari con l’aiuto del microcredito di Claudio Urbano

48 Ready2Play: quando il calcio fa rima con inclusione di Alberto Galimberti

LAUDATO SI’
50 Come gestire il verde urbano di Stefania Cecchetti

ALBUM
52 Scianna, la cognizione del dolore di Luca Frigerio

CULTURA
57 Al Museo Diocesano di Milano sono arrivati i Magi di Botticelli di Luca Frigerio

60 Il visibile restauro della Dama

60 Meraviglie ambrosiane | La Danza macabra di Nosate di Luca Frigerio

61 La città di carta | Un’esplosione liberatrice di Alessandro Zaccuri

62 Podcast | La carbonara? È americana di Lorenzo Garbarino

62 Cinema | Se Hollywood va in crisi (di idee) di Gabriele Lingiardi

63 Serie Tv | Uno sguardo utile sulla salute mentale (con qualche riserva) di Antonella Patete

64 Teatro | Un’indagine sull’anima di Milano di Marco Casa

65 La pubblicità | «Sono una brutta persona?» di Roberto Bernocchi

66 IL SEGNO A MATITA
di Paolo Castaldi