Dal 31 gennaio al 5 marzo la nona tappa nei quartieri a nord-ovest della città che “Il Segno” anticipa con una breve inchiesta che fotografa la realtà. Qui pubblichiamo una sintesi
A Quarto Oggiaro sorge la Pentecoste, l’ultima chiesa costruita in diocesi nel 2017. Un quartiere, noto in passato per la malavita, negli anni ha cambiato volto. «Stando qui – racconta don Augusto Bonora – mi sono accorto che Quarto Oggiaro non è brutta né dal punto di vista strutturale – ci sono, ad esempio, diversi parchi pubblici – né dal punto di vista del rifacimento delle case popolari – abbastanza ben tenute – e neppure dal punto di vista delle problematiche sociali, che sono serie, ma non così estreme né drammatiche».
Il disagio giovanile, pur senza arrivare agli eccessi che attirano l’attenzione della cronaca, è abbastanza diffuso, soprattutto nella parte nuova delle case popolari dove c’è una presenza di famiglie straniere di prima e seconda generazione, come pure a Quarto Oggiaro, dove i problemi permangono, anche se non così accentuati come una volta», assicura il decano don Andrea Meregalli.
Con il Municipio 8 è nata una buona collaborazione per rispondere alle esigenze delle famiglie in difficoltà, ma anche i progetti di fondazioni private e di associazioni del Terzo settore come Terre des hommes fanno la differenza.
In quartiere, presso la parrocchia di Santa Lucia, è nato il “Tavolo delle periferie” della Diocesi: uno Sportello lavoro per i giovani neet (che non lavorano e non studiano, ndr) condotto da un educatore che riceve i ragazzi per aiutarli a fare il curriculum e a cercare colloqui di lavoro, mettendosi a disposizione per ascoltare i loro bisogni e motivarli».
Il Gallaratese, con il suo centro commerciale di Bonola, sorge a ridosso dell’area Expo dove oggi si vedono spuntare nuovi insediamenti abitativi verso Cascina Merlata. «Adesso, un po’ alla volta – dice il decano -, il ricambio generazionale sta prendendo piede, sia nelle case nuove che in quelle più vecchie».