Giugno 2023

L’evoluzione degli oratori | Una casa per i Rom

Più di 900 realtà vive e vivaci nella sola Diocesi di Milano. Gli oratori sono una presenza secolare e popolarissima che accoglie ogni anno decine di migliaia di ragazzi. Una presenza che si sta riorganizzando per adeguarsi ai cambiamenti sociali: non solo spazi per il gioco e per il catechismo, ma luoghi dove i giovani – in particolare gli adolescenti, inclusi quelli problematici – possono trovare risposte ai bisogni e alle fragilità accresciute dopo il periodo pandemico. Sono gli “Oratori 2.0”, come li definisce la copertina del numero di giugno 2023. Un processo favorito negli ultimi tempi dal progetto di Regione Lombardia “Giovani in cammino”, rivolto agli Oratori delle diocesi lombarde (Odl) e articolato in quattro punti chiave per la prevenzione del disagio giovanile: aggregazione, formazione, sport e autonomia. Il progetto (che nella sola diocesi ambrosiana interessa 68 strutture) si concretizza nel finanziamento di oratori aperti a tutti, con orari il più possibile mirati, educatori e volontari pronti all’ascolto, in sinergia con altre realtà del territorio (dalle scuole agli enti del Terzo settore) per essere un ponte tra la Chiesa e la strada, cercando di far incontrare gli adolescenti e le persone che vivono il quartiere.

«C’è grande bisogno di ascolto, bisogna trovare le fragilità e cercare di aiutare singolarmente tutti. Molti ragazzi con l’oratorio hanno trovato una via d’uscita», spiega don Stefano Polli della parrocchia di San Gaetano a Melegnano. Si raccontano quindi le esperienze di Varese, con il progetto “Happiness”, di Appiano Gentile e dell’oratorio di Santa Maria delle Grazie al Naviglio a Milano, con il suo “Abitare la Riva”. Tutte esperienze che fanno eco alle parole di don Stefano Guidi, coordinatore Odl, che interviene sottolineando come esistano tante storie di vicinanza e quotidianità che devono essere raccontate per generare fiducia e speranza.

Il disagio giovanile è il tema affrontato anche da don Domenico Storri, psicologo, parroco di San Pietro in Sala, nel libro, scritto con il magistrato Gemma Maria Gualdi, Era solo un gioco (San Paolo). Gli fa eco padre Adalberto Piovano, monaco di Dumenza, nella rubrica “Voci dal silenzio”, che sottolinea la necessità per i ragazzi di figure di riferimento, auspicando uno “stare accanto” degli adulti con umiltà e voglia di ascoltare.

Il Segno ospita poi un reportage sulla vita dei rom che stanno vivendo a Milano il passaggio dai campi nomadi alla stabilità di una vera abitazione, con tutti i chiaroscuri. Storie e testimonianze raccolte al seguito delle unità mobili Apascial di Caritas ambrosiana, équipe sul territorio più volte a settimana che si fa portavoce delle piccole e grandi necessità di un centinaio di famiglie. Vicende tra legalità e illegalità, tra occupazioni e alloggi regolari, tra diritti e burocrazia. «La gran parte delle famiglie che conosciamo cercano percorsi di uscita dalle situazioni di irregolarità», spiega Sabrina Ignazi, responsabile Area rom di Caritas, sottolineando quanto l’approccio sia di un accompagnamento educativo, perché possano accedere a situazioni regolari e legali. «Avere un tetto, anche se non è quello di una casa propria, rappresenta comunque un miglioramento, rispetto alle condizioni di un campo nell’hinterland milanese», ribadisce Annachiara Cavallari, responsabile dell’équipe.

Anche “Il Segno a matita” di Paolo Castaldi interpreta poeticamente, attraverso il linguaggio del fumetto, una situazione delicata e in divenire.

Come stanno i preti ambrosiani? Lo hanno raccontato all’arcivescovo Delpini in una serie di incontri organizzati dalla Formazione permanente del clero tra il 2020 e il 2021. Don Giuseppe Como, docente di Teologia spirituale nel Seminario Arcivescovile di Milano, ne fa un resoconto tratto dalla la ricerca “Un popolo e i suoi presbiteri. La Chiesa di Milano di fronte alla diminuzione dei suoi preti” pubblicata sul numero 151 del trimestrale “La Scuola Cattolica”. Di fronte al calo delle ordinazioni, racconta di preti sempre più inseguiti dalle cose da fare, che sperimentano spesso una sensazione di inadeguatezza, ma che hanno le idee chiare su come operare in questo tempo.

Sul tema si esprime in editoriale anche don Fabio Landi, direttore del Segno, evidenziando quanto l’essere umano abbia bisogno di spazi e di momenti in cui poter essere inoperoso.

Un richiamo a una vita autentica, che si riappropria del significato del tempo e del silenzio, arriva dalla foto del mese dedicata alla mostra fotografica di Eliana Gagliardoni, “Eremiti. La via dell’Esychia”, visitabile dal 26 giugno al 1° luglio nella sala antistante l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano.

La Chiesa in uscita si esprime anche attraverso le voci dei cappellani ospedalieri: don Tullio Proserpio, da vent’anni all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, e don Giuseppe Scalvini, al Policlinico del capoluogo lombardo dal 2014, raccontano una Chiesa che si fa segno, in cui ogni giorno è vissuto come un’opportunità per stare in mezzo alla gente dove c’è più bisogno.

Testimonianze che fanno da ideale introduzione a un ampio servizio dedicato spazio al fenomeno della migrazione sanitaria in Italia. Una rete di associazioni viene in aiuto ai familiari per trovare un alloggio temporaneo e tanta vicinanza. La Lombardia accoglie il 20% della mobilità da tutta Italia: la rete solidale di alloggi e servizi “A casa lontani da casa” ha mosso i primi passi 10 anni fa a Milano per dare supporto ai malati in trasferta sanitaria. Dal 2016 è diventata organizzazione di volontariato e conta 108 case solidali (di cui 79 in Lombardia) con 1.466 posti letto complessivi e decine di volontari. Ne parlano Paola Cito (“A casa lontani da casa”), Lucia Cagnacci Vedani (“CasAmica”), Emanuela Crivellaro (“Il ponte del sorriso” di Varese) Roberto e Patrizia Brandazzi (“Casa Lele e Lory” e “Casa Lele2” a Monza).

L’Opinione del mese è firmata da Rosangela Lodigiani, docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro in Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, che approfondisce il paradosso del “lavoro povero”. Mentre si decide un radicale ripensamento delle misure di contrasto all’indigenza, afferma, “è bene ricordare per quali motivi avere un’occupazione spesso non garantisce una vita dignitosa”. La qualità del lavoro, la giusta retribuzione e le tutele, la sostenibilità dell’impegno lavorativo devono procedere insieme.

Spazio all’attualità con l’”Accademia Scherma Milano”, nata nel quartiere Isola nel 2019, Ambrogino d’oro 2022, che accoglie persone normodotate o con disabilità, e con l’approfondimento dedicato a una nuova ricerca sulla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), nota anche come la malattia dei calciatori. Ne parla il dottor Giuseppe Stipa.

Per la sezione “Laudato si’” vengono interpellati Valeria Chinaglia, direttrice generale del Consorzio bonifica Est Ticino Villoresi, e Umberto Bertolasi, direttore Coldiretti Milano Monza Brianza, a proposito dei problemi dell’agricoltura in emergenza climatica.

Nella sezione culturale si parla di teatro con il festival varesino “Tra Sacro e Sacro Monte”; del libro “Combattere la guerra” (InDialogo), del restauro del cortometraggio “I bambini ci giuocano”, gioiello del neorealismo voluto dal prete dei “mutilatini” don Carlo Gnocchi, e della mostra del grande fotografo Robert Doisneau al Museo Diocesano. “Luoghi di Lombardia” ci conduce nella chiesa di San Giorgio a Grosio, in Valtellina; mentre, ad hoc per i giorni estivi, si suggerisce un itinerario al Bivacco Magnodeno, gestito dagli alpini volontari, sopra Lecco.


Sommario

EDITORIALE
5 Essere inoperosi per ritrovare il tempo di Fabio Landi

LA FOTO
6 Eremiti di oggi

OPINIONE
8 Lavoro povero, l’inaccettabile paradosso di Rosangela Lodigiani

10 BREVI

FUORI CLASSE
11 Radici e tuberi di Michele Diegoli

SOLO UNA PAROLA
13 Quegli ostacoli (voluti) che fanno la differenza di Giovanni Merlo

DIOCESI
14 Il “positivo disincanto” dei preti tra affanno e frustrazione di Giuseppe Como

VITA DA PRETE
17 Una voce differente per la buona novella di Ylenia Spinelli

DIOCESI
18 Cappellani in ospedale, segno della Chiesa in uscita di Letizia Gualdoni

20 BUONE AZIONI

COPERTINA
22 L’oratorio 2.0 è aperto a tutti di Bruno Cadelli e Luisa Bove

27 Guidi: «Per noi nessun ragazzo è da scartare»

REPORTAGE
30 Rom, dai campi a una casa. Nonostante tutto di Claudio Urbano

PRIMO PIANO
38 Quelli che accolgono i migranti sanitari di Laura Badaracchi

42 Un podcast a più voci racconta la migrazione sanitaria

VOCI DAL SILENZIO
44 Stare accanto, senza pretese di Adalberto Piovano

ATTUALITÀ
46 Storri: «Le risposte facili non servono» di Laura Badaracchi

48 Accademia Scherma Milano, l’inclusività va a bersaglio di Mauro Colombo

50 Un risotto, un sorriso e tanta solidarietà di Barbara Garavaglia

52 È nascosto nell’acqua il segreto della Sla? di Mauro Colombo

LAUDATO SI’
54 L’agricoltura ai tempi dell’emergenza climatica di Stefania Cecchetti

CULTURA
56 San Giorgio a Grosio, antiche memorie di Valtellina di Luca Frigerio

60 Quei “giocattoli” tremendi di Dario Edoardo Viganò

62 Combattere va bene. Ma contro la guerra di Maria Teresa Antognazza

63 Il mondo felice di Doisneau: un bianco e nero di mille colori di Luca Frigerio

64 Sguardi dal Sacro Monte di Varese di Marco Casa

TRA LE PAGINE
65 L’urgenza della contemplazione di Claudio Stercal

66 IL SEGNO A MATITA
di Paolo Castaldi